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lunedì 30 maggio 2016

Jacques Prevért - In estate come in inverno


In estate come in inverno


Jacques Prevért 





In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.

Accanto a lui un imbecille
un signore che ne ha
tristemente pesca con la lenza
Egli non sa perché
vedendo passare una chiatta
la nostalgia lo afferra
Anch'egli vorrebbe partire
lontano lontano sull'acqua
e vivere una nuova vita
con un po' di pancia in meno.

In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.

Il bravo pescatore con la lenza
torna a casa senza un sol pesce
Apre una scatoletta di sardine
e poi si mette a piangere
Capisce che dovrà morire
e che non ha mai amato
Sua moglie lo compatisce
con un sorriso ironico
E' una ignobile megera
una ranocchia d'acquasantiera.

In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.

Sa bene che i battelli
son grandi topaie sul mare
e che per i bassi salari
le belle barcaiole
e i loro poveri battellieri
portano a spasso sui fìumi
una carrettata di fìgli
soffocati dalla miseria
in estate come in inverno
con non importa qual tempo.



Nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo. Conosce, da giovanissimo, André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, della Federazione Teatro Operaio. Tra il 1932 e il 1936 inizia le sue collaborazioni cinematografiche. Dopo un grave incidente, nel 1948, si trasferisce con la famiglia a Sanit Paul de Vence  dove rimane fino al 1951. 
I temi preferiti, nella sua poesia, sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, ma anche l'umorismo e la satira contro i potenti. Ricordiamo fra i tanti suoi successi: Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie. Muore a Parigi nel 1977.


martedì 24 maggio 2016

Yara Gambirasio, dall'omicidio al processo a Radio l'isola che non c'è !



Il 25 maggio 2016 


al BUONASERA CON EMANUEL 


alle ore 22:00 


Si parlerà di questo evento "tragico" nel suo complesso!




La Pm Letizia Ruggeri, il 18 maggio 2016, ha chiesto l'ergastolo per Massimo Bossetti, accusato di essere l'assassino di Yara Gambirasio.

La sua requisitoria al Tribunale di Bergamo è stata molto lunga ed alla fine ha formulato la richiesta del massimo della pena: ergastolo con 6 mesi di isolamento diurno!


In questa sede vogliamo brevemente ricordare che la piccola Yara, scomparsa il 26 novembre del 2010 mentre tornava a casa dalla palestra, fu ritrovata il 26 febbraio 2011 in un campo di Chignolo d'Isola.

Il presunto assassino della dolce creatura, Massimo Bossetti, identificato grazie al suo DNA 3 anni e mezzo dopo fu arrestato e da allora  tenuto in carcere.

La battaglia legale è stata assai intensa tra accusa e difesa e molti altri NON imputati sono entrati di prepotenza in questa TRISTE STORIA.

Al Buonasera con Emanuel si parlerà non solo di questo evento drammatico ma anche dell'importanza di avere una banca dati del DNA per tutti i soggetti abusanti ed abusatori seriali.

Di questo se ne discuterà con la Criminologa Dott.ssa Roberta Sacchi ed il Giornalista Erico Fedocci della redazione TGCOM24 e TG 4 reti Mediaset.

Un tema assai importante ed interessante che Radio l'Isola che non c'è tratterà sempre con le dovute cautele in quanto l'argomento è assai "caldo".

A gestire l'intera trasmissione Emanuel Scida, perfetto padrone di casa, lascerà il "testimone" ad Aurelia Passaseo, Presidente del CIATDM (coordinamento internazionale associazioni per la tutela dei diritti dei minori)


E' possibile ascoltare RADIO L'ISOLA CHE NON C'E' anche in streaming

lunedì 23 maggio 2016

Pablo Neruda - Bacio



Pablo Neruda

Bacio




Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.




Nato in Cile nel 1904 è una delle voci più significative del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza, la sua prima raccolta è del 1923 "Crepuscolo". Dopo aver trascorso un periodo in Spagna durante la guerra civile ritorna in Cile, si iscrive al partito comunista e viene eletto senatore. Costretto all'esilio, dal quale scrive un numero notevole di opere, nel 1952 ritorna in Cile, sostiene l'elezione di Allende e ottiene l'incarico di ambasciatore del Cile in Francia. Nel 1971 riceve il premio Nobel per la letteratura...muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.

giovedì 19 maggio 2016

Perchè l'occidente ha dimenticato la reincarnazione?

Mi chiedo e ci chiediamo:

""Come può essere che una dottrina professata ampiamente, come la reincarnazione, con l'andata dei secoli sia stata cancellata come un colpo di spugna?

Storicamente sembra che la reincarnazione abbia fatto le spese delle mire ambiziose dell'imperatrice Teodora. Costei sperava di venire divinizzata dopo la morte e non apprezzava, quindi, le teorie di Origene sulle vite successive, perciò convinse suo marito, il debole Giustiniano, che Origene era un eretico e si diede da fare per screditarlo.
Tanto fece che, nel secondo Concilio di Costantinopoli nel 553, Giustiniano fece condannare le tesi di Origene dai Vescovi compiacenti e terrorizzati: infatti la temibile coppia imperiale, Teodora in particolare, aveva già fatto eliminare ben due papi!

Il Concilio di Costantinopoli segna l'inizio di quei secoli di oscurantismo durante i quali l'Inquisizione condanna certi cristiani per le loro "ERESIE" con una crudeltà e una mentalità reazionaria, completamente opposte ai concetti predicati da Gesù.

Così verranno arsi vivi i Bogamili, i Catari e gli Albigensi, gli Gnostici, i Priscilliani di Spagna ecc .Giorndano Bruno (1550/1600), fermo seguace della teoria reincarnativa, per essa morirà sul rogo.

Tommaso Campanella (1568/1639) passerà ben 27 anni nelle prigioni dell'Inquisizione a causa di tali credenze.

Ciò nonostante, persone coraggiose continuarono a parlarne: San Bonaventura nel XIII secolo e Scoto Erigene in Irlanda nel XI secolo (che aveva il grande vantaggio di vivere ben lontano da Roma!) . Anche lo svizzero Paracelso (1493/1541) il vero nome del quale era Philippus Theophrastus Bombast von Hohnheim, Jacob Boehme, Leibnis, David Hume, Frederick de Schleger, Goethem, Voltaire, Schopenhauer, erano tutti seguaci della teoria della reincarnazione.
Essi ebbero il vantaggio di essere nati in paesi di fede protestante, quindi piuttosto fuori di tiro dell'Inquisizione e altri nel XVIII secolo, il secolo dell'Illuminismo, in cui questa mostruosa istituzione, l'Inquisizione, aveva ormai perso il suo potere.
Beniamino Franklin, libero figlio del giovane stato americano, compose a 23 anni, il suo epitaffio divenuto celebre:

"qui riposa il corpo di Benjamin Franklin, stampatore. Come la copertina di un vecchio libro, priva del suo contenuto e spogliata del titolo e delle dorature, giace in pasto ai vermi. Ma la sua opera non andrà perduta perchè, come credeva il suo autore, egli comparirà di nuovo, in una nuova edizione più elegante, riveduta e corretta dall'autore"

Fra i seguaci della reincoarnazione non ci stupiamo affatto di trovare anche il "positivista" Auguste Comte, Sanit-Simon, Auguste Blanqui, Fourier, Lèon Denis, Luis-Claude de Sant-Martin, Padre  Enfantin, il fior fiore dei pensatori e sociologi del XIX secolo: tutti seguaci della reincarnazione!

L'Astronomo Camille Flammarion, i romanieri Balzac e Flaubert, i poeti Theophile Gauthier, Francois Coppèe, Beranger, Gerard de Nerval, il filosofo Amiel e lo stesso Victor Hugo: sono tanti, messi tutti assieme!
Ma nessun testo di letteratura ne fa il minimo cenno!
Erano proprio tutti dei pazzi questi scrittori, di cui, pur tuttavia, si studiano in tutte le scuole le opere, considerate somme ancora oggi?

Il filosofo Amiel dice: "la diversità delle anime, delle condizioni sociali, del destino no può essere, in effetti, giustificato se non da una pluralità di esistenze e dalla dottrina della reincarnazione".

In Europa e negli Stati Uniti le tesi reincarnative sono stte sviluppate da Madame Blavastsky che aveva avuto l'iniziazione nel Tibet, e dai suoi successori Annie Besan e Rudolf Steiner; teosofi e antroposofi, ebbero seguaci in tutto il mondo.
Per terminare, citiamo un grande industriale che non si può certo considerare un mistico o un tipo all'acqua di rose: Henry Ford.
Egli ebbe a dire: "il vorrei convincere gli uomini come sono stato convinto io stesso, vorrei tanto comunicare loro la calma e la sicurezza di se stessi che l'idea della reincarnazione produce".

Ci si deve rendere conto che in Occidente coloro che hanno creduto e credono in questa dottrina sono numerosi e lo stanno diventando sempre di più!""


[Dorothèe Koechlin De Bizemont]












lunedì 16 maggio 2016

Alda Merini - Il mio passato


Alda Merini

Il mio passato 





Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato 
e’ come se non ci fosse mai stato.
Il passato e’ un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
 Il passato e’ solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho gia’ visto
non conta piu’ niente.
Il passato ed il futuro
non sono realta’ ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.



Alda Merini [Alda Giuseppina Angela Merini] nasce a Milano il 21 marzo del 1931, la sua sensibilità e malinconia la porta ad una esperienza di internamento nel 1947. La sua vita è costellata di esperienze più o meno forti che si possono ritrovare nelle sue opere (terra santa - l'altra verità. Diario di una diversa - caffè sui navigli - reato di vita. Autobiografia e poesie) fantastiche e molto significative. « Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. »(Alda Merini, La pazza della porta accanto)

mercoledì 11 maggio 2016

CIATDM - casa famiglia FORTETO tra abusi ed omertà...


Oggi vogliamo parlare del "caso Forteto" una triste storia di bambini affidati dal Tribunale per i minorenni alla casa famiglia FORTETO situata sulle colline toscane ella provincia di Firenze.

I bambini che erano al suo interno venivano ed erano ripetutamente abusati, violentati e maltrattati dai gestori della casa famiglia nell'indifferenza, nel silenzio ed omertà di operatori che lavoravano, assistenti sociali e di tutti quati vi lavoravano a vario titolo all'interno.

Il caso Forteto è stato ed è un mix di connivenze dei poteri forti che si intrecciano tra politica, magistratura, assistenti ed operatori sociali che a vario titolo coprivano interessi forti che vi giravano e forse vi girano ancora oggi intorno !

Questa è la descrizione che ci fa Aurelia Passaseo di questa casa famiglia che qualche tempo fa venne alla ribalta delle cronache per poi ricadere nel silenzio assoluto senza un se e senza un ma!



Questa storia ha dell'incredibile ed anche se il suo Guru, Rodolfo Fiesoli (difeso in tribunale dal futuro Sindaco di Milano Pisapia) ed il suo fide collaboratore tale Goffredi, siano stati condannati, nel 1985, rispettivamente a 17 e 8 anni in primo grado, per atti di libidine violenta e maltrattamenti nei confronti di minorenni disabili, questa casa famiglia sia ancora aperta e nessuno e ribadisco NESSUNO ha pensato di mettere un paletto a tale situazione e le autorità continuino ad affidare a tale casa famiglia minori sottratti alle proprie famiglie! ...e viene pubblicizzata come un'eccellenza della Toscana.
[leggi articolo completo su PANORAMA]


Ecco qui un video risalente al 2012 A T7 testimonianze inedite di chi sostiene di aver subito soprusi al FORTETO Servizio di Cristina Bacchi




Qualcuno la definisce VERGOGNOSA SETTA DI STATO CHIAMATA FORTETO....

"la vicenda Forteto, comunictà dove per più di trent'anni minorenni affidati a Rodolfo Fiesoli, capo della struttura, hanno subito abusi sessuali e maltrattamenti, non è conclusa. I carnefici sono a piede libero e la cooperativa è tuttora aperta...."[leggi articolo su SPUTNIK ITALIA di Tatiana Santi]



Duccio Tronci e Francesco Pini hanno scritto un libro su questo caso e nell'intervista fatta [che potrai leggere cliccando su sputnik italia] alla fine ecco cosa dice Duccio Tronci:

"La stampa italiana non parla assolutamente di questo scandalo eclatante. Con questo tuo libro inchiesta che messaggio vorresti dare ai lettori e a tutti?

— Purtroppo c'è una dura verità: non possiamo affidarci a nessun potere in questo Paese. Sia la politica, ma soprattutto la magistratura non hanno dato garanzie e non si sono messe dalla parte dei cittadini. Una persona comune che si è ritrova in questa situazione non ha avuto strumenti per quasi 40 anni per avere giustizia. Abbiamo assistito ad un blackout istituzionale. Questo ci ha spinto a scrivere il libro."




per anni in balia del GURU le vittime raccontano "Fiesoli mi diceva: vieni in camera. E iniziava l'incubo"




Per il momento terminiamo questo articolo, ma ...per il momento! 
Presto torneremo a parlarne perchè la luce non si spenga su questo ORRORE!





lunedì 2 maggio 2016

Emily Dickinson - Un sorso di vita



Emily Dickinson 

Un sorso di vita





Presi un Sorso di Vita

Vi dirò quanto l'ho pagato

Esattamente un'esistenza

Il prezzo di mercato, dicevano.


Mi pesarono, Granello per Granello

Bilanciarono Fibra con Fibra,

Poi mi porsero il valore del mio Essere

Un singolo Grammo di Cielo!



Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegevano un liguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).