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lunedì 29 dicembre 2014

Hermann Hesse - Felicità


Hermann Hesse

Felicità








Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.




Nasce a Calw, in Germania nel 1877, dopo aver abbandonato gli studi in seminario prosegue la sua formazione da autodidatta, fu uno spirito ribelle e polemico contro ogni valore istituzionalizzato. Le sue opere, incentrare su personaggi alla ricerca di se stessi hanno affascinato intere generazioni. Nel 1946 viene insignito del premio Nobel per la Letteratura. I primi romanzi: Peter Camenzind e Sotto la Ruota. 
Influenzato anche dalle teorie di Jung va alla ricerca di nuovi valori in alternativa a quelli tradizionali. Le sue opere più celebri sono: Demina, Siddharta, Lupo della steppa, Narciso e Boccadoro, Il gioco delle perle di vetro. Muore a Lugano nel 1962, il giorno prima della sua morte scrive la poesia "scricchiolio di un ramo spezzato"

lunedì 22 dicembre 2014

Charles Bukowski - Gli Alieni


Charles Bukowski

Gli Alieni






puoi pure non crederci
ma c’è della gente
che attraversa la vita con molto poco
attrito o angoscia.
vestono bene, mangiano bene, dormono bene.
sono soddisfatti della loro vita familiare.
hanno momenti di dolore
ma tutto sommato nessuno li disturba
e spesso stanno decisamente bene.
e quando muoiono
è una morte facile, solitamente nel sonno.
puoi pure non crederci
ma la gente così esiste.

anche se io non sono uno di loro.
eh no, io non sono uno di loro.
non ci vado nemmeno vicino
a essere uno di loro
però loro sono lì
e io sono qui.


Nato in Germania nel 1920,  si trasferisce a Los Angeles all'età di 2 anni. La vita in questo nuovo paese non è semplice, la situazione familiare non è delle più felici, racconterà queste vicende nel suo romanzo "Panino al prosciutto". Negli anni successivi fa molti lavori spendendo tutto quello che ha per bere. Cambia continuamente città e dopo varie esperienze, sia lavorative che sentimentali,scrive Factotum e Post Office.
Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.

lunedì 15 dicembre 2014

CIATDM - MAMMA ALICE VOLA IN SIRIA PER RIABBRACCIARE LA SUA BAMBINA

E’ il viaggio della speranza quello che mamma Alice ha compiuto il mese scorso per andare in Siria non solo a riabbracciare la sua bambina la piccola Houda Emma Kharat  ad oggi di circa cinque anni sottratta e sequestrata dal padre il 17 dicembre 2011 quando allora la bambina aveva solo 21 mesi, periodo in cui si ha più bisogno delle cure materne ed accadimento materno. 

Houda Emma è stata portata in Siria quando vi era già in atto una cruenta guerra civile da come  più volte scritto per vendetta  verso la ex moglie che aveva osato lasciarlo facendo pagare alla sua bambina le conseguenze della sua vendetta e, lasciando la sua mamma nella completa e totale disperazione. 

Tre anni mescolati tra speranza, disperazione ed appelli fatti  finiti nel vuoto che a  nulla sono serviti perché il padre dal giorno della sottrazione di Houda Emma era sparito e , solo attraverso un sms ha informato la ex moglie dicendole che si trovava in Siria con la figlia  e che non l’avrebbe mai più riportata in Italia se le veniva pagato una sorte di riscatto di 300.000 euro altrimenti l’avrebbe riconsegnata solo in una piccola bara bianca e poi basta silenzio e buio totale .

 Informata la polizia , la Farnesina, i Ministeri dell’Interno ed di Grazia Giustizia affinché si attivassero sin da subito per cercare la bambina mamma Alice invece di trovare aiuto da queste istituzioni per riportare a casa la sua bambina si è sempre e soltanto vista rispondere ci stiamo muovendo ma come lei sa in Siria non esiste più la nostra Ambasciata e Consolato ed i nostri margini di azione sono pochissimi. 

Mi preme ricordare e sottolineare a chi legge la storia della piccola Houda Emma  e della sua mamma che, la bambina è solo ed esclusivamente “ CITTADINA ITALIANA “ e che come tale le Istituzioni dovevano impegnarsi di più per la ricerca del padre e della bambina non limitarsi solo a risposte di circostanza e grandi pacche sulle spalle alla madre. 

Per fortuna Alice però, nonostante la carenza e l’assenza dell’Istituzioni in questi tre anni non è mai stata sola ed abbandonata dalla società civile che attraverso face book gli è stata vicina ed ha cercato di aiutarla in tutti i modi possibili ed ecco che, con un lavoro di cesellatura, di solidarietà per Alice il mese scorso grazie anche all’aiuto di un mediatore, e la trasmissione delle Iene si è aperto uno spiraglio  barlume di speranza di non solo rivedere e riabbracciare la sua bambina ma, anche di portarla a casa nel suo paese. 

Rintracciato il padre che aveva promesso di portare all’incontro con la madre la bambina purtroppo ecco l’ennesima delusione per mamma Alice. 
Il padre si è presentato ma non ha portato con se la bambina bensì una tutina che ha dato alla ex moglie ed un video dove si vede la piccola Houda  Emma che oggi ormai ha quasi cinque anni promettendole che il giorno dopo l’avrebbe portata dalla figlia per poi svanire e sparire nel nulla . 

Una cocente delusione e doccia fredda per Alice che sperava ed era convinta questa volta di riportare in patria la sua bambina invece nulla ancora una volta è  stata ingannata e delusa dall’ex marito, dalle istituzioni presenti sul territorio dove potevano intervenire per fermare il padre  seppur informate non sono intervenute lasciandosi sfuggire l’occasione di fermare il padre e di restituire la bambina alla sua mamma che ne ha l’affidamento e la custodia esclusiva.

 Ora la situazione è ad un punto morto,ferma perché non riesce più a stabilire un contatto ed il padre non risponde agli appelli che la ex moglie le rivolge ma, comunque la società civile, le associazioni continuano non solo ad essere vicine ad questa piccola ma, grande donna  che con coraggio ha sfidato la guerra per andare a riprendersi la sua bambina. 

Per Alice è intervenuto anche il Ciatdm che non solo ha promosso iniziative , interrogazioni parlamentari al Governo e scritto alla Presidente Boldrini si stà organizzando per ricorrere alla Corte do Giustizia Europea per chiedere la condanna del nostro Governo per non aver fatto nulla per risportare a casa una sua cittadina italiana indifesa e sequestrata all’estero violando tutte quelle Convenzioni che lo stesso ha ratificato quali per primo la nostra Costituzione, la Convenzione dei Diritti Umani, la Convenzione dell’Aja sulle sottrazioni internazionali e da ultimo la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia. 

Attualmente sempre tramite il Ciatdm si è cercato e trovato ed attivato anche il canale di ricerca dell’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati per la ricerca del padre e della bambina nei campi profughi di questo Commissariato presenti sul territorio e nei paesi e stati limitrofi . Noi comunque non ci fermeremo e faremo di tutto per la piccola Houda Emma e la sua mamma.


Aurelia Passaseo
















CHarles Bukowski - Il cuore che ride




Charles Bukowski


Il cuore che ride





La tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c’è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l’hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.




Nato in Germania nel 1920,  si trasferisce a Los Angeles all'età di 2 anni. La vita in questo nuovo paese non è semplice, la situazione familiare non è delle più felici, racconterà queste vicende nel suo romanzo "Panino al prosciutto". Negli anni successivi fa molti lavori spendendo tutto quello che ha per bere. Cambia continuamente città e dopo varie esperienze, sia lavorative che sentimentali,scrive Factotum e Post Office.
Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.

lunedì 8 dicembre 2014

Charles Bukowski - Sprecare la vita



Charles Bukowski


Sprecare la vita





lamentele inifme e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque ( me)
e il peggio è che chi 
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
e così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha
siede nell´angolo 
e sorride.




Nato in Germania nel 1920,  si trasferisce a Los Angeles all'età di 2 anni. La vita in questo nuovo paese non è semplice, la situazione familiare non è delle più felici, racconterà queste vicende nel suo romanzo "Panino al prosciutto". Negli anni successivi fa molti lavori spendendo tutto quello che ha per bere. Cambia continuamente città e dopo varie esperienze, sia lavorative che sentimentali,scrive Factotum e Post Office.
Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.

lunedì 1 dicembre 2014

MAURIZIO RUSSO - Filo di rame




Filo di rame...

Quando prendiamo coscienza che sono le nostre certezze a renderci prigionieri, ed essere pragmatici non cambia il corso delle cose...






Filo di rame

Mille anni
giorno dopo giorno
a districarci dal filo d'intorno.

Filo di rame
che gela d'inverno
e brucia d'estate,
oltre le terre desolate.

Non è un vezzo,
tanto meno involontario,
ma la ricerca
di uno spazio necessario.

Guadagnato con l'illusione
che ogni tratto ottenuto
si ritenga soddisfacente.

Ma l'unica costante
è il filo di rame
che si sussegue,

ignobile perchè perpetuo,
viscido perchè opportunista
e diabolico perchè incosciente.





Mi chiamo Maurizio Russo, scrivo da un po di anni ed anche se provengo da un territorio socialmente difficile, o più precisamente impegnativo come Casal di Principe, ho iniziato a scrivere per chiarirmi con me stesso prima che con gli altri. Ho preso così gusto all'opera di scrittura, quindi a lavorare agli scritti prestando attenzione alla forma estetica al di la dei concetti espressi. Non so dare indicazioni accademiche per il genere delle mie poesie, scrivo d'istinto, e per tanto accetto ogni genere di critica sulle mie pubblicazioni.

Collaboro da tempo con Radio l'Isola che non c'è sia nella lettura delle mie poesie che dando ampio spazio a questo tema assai affascinante!


Buona lettura ai frequentatori di queste pagine e se vi parrà il caso: 
fatemi sapere la vostra!!!

vinci995@libero.it

lunedì 20 ottobre 2014

EMILY DICKINSON - Un sorso di vita


Emily Dickinson

Un sorso di vita






Presi un Sorso di Vita
Vi dirò quanto l'ho pagato
Esattamente un'esistenza
Il prezzo di mercato, dicevano.

Mi pesarono, Granello per Granello
Bilanciarono Fibra con Fibra,
Poi mi porsero il valore del mio Essere
Un singolo Grammo di Cielo!

Invidio i mari che lui attraversa

Invidio i mari che lui attraversa -
invidio i raggi delle ruote
della carrozza che lo porta in giro -
invidio le curve colline
che osservano il suo viaggio.
Tutti possono vedere facilmente
quel che invece - ah, cielo -
a me è vietato assolutamente.

Invidio i nidi dei passeri
che punteggiano le sue lontane grondaie -
la mosca soddisfatta sul suo vetro -
e le foglie felici - felici -

che fuori dalla sua finestra
scherzano approvate dall'estate -
gli orecchini di Pizarro
non potrebbero acquistare ciò per me.

Invidio la luce che lo sveglia -
e le campane che gli annunciano con forti
rintocchi il mezzogiorno. Fossi io
per lui il mezzogiorno.

Ma mi vieto di fiorire -
e annullo la mia ape -
per paura che il mezzogiorno
sprofondi me e Gabriele nella notte infinita.




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegevano un liguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).


EMILY DICKINSON - Un cuore prima chiede gioia



Emily Dickinson

Un cuore prima chiede gioia





Il cuore prima chiede gioia,
Poi assenza di dolore,
Poi gli scialbi anodini 
Che attenuano il soffrire, 
Poi chiede il sonno, e infine 
Se a tanto consentisse 
Il suo tremendo Giudice, 
Libertà di morire.




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegevano un liguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).


EMILY DICKINSON - Un ruscello nel cuore



Emily Dickinson

Un ruscello nel cuore






Hai un Ruscello nel tuo piccolo cuore, 
Dove timidi fiori sbocciano, 
E ritrosi uccelli scendono a bere, 
E ombre palpitano - 
E nessuno sa, così quieto fluisce, 
Che un ruscello è là, 
Eppure il tuo piccolo sorso di vita 
Ogni giorno è bevuto là - 
E allora - sorveglia il tuo piccolo ruscello a marzo, 
Quando i fiumi traboccano, 
E le nevi arrivano di corsa dalle colline, 
E i ponti spesso spariscono - 
E più tardi, ad agosto magari - 
Quando i prati giacciono inariditi, 
Bada, affinché questo piccolo ruscello di vita, 
In qualche ardente meriggio non si prosciughi!




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegevano un liguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).


EMILY DICKINSON - Se tu dovessi venire in autunno


Emily Dickinson

Se tu dovessi venire in autunno







Se tu dovessi venire in autunno
mi leverei di torno l'estate
con un gesto stizzito ed un sorrisetto,
come fa la massaia con la mosca.

Se entro un anno potessi rivederti,
avvolgerei in gomitoli i mesi,
per poi metterli in cassetti separati -
per paura che i numeri si mescolino.

Se mancassero ancora alcuni secoli,
li conterei ad uno ad uno sulla mano -
sottraendo, finchè non mi cadessero
le dita nella terra della Tasmania.

Se fossi certa che, finita questa vita,
io e te vivremo ancora -
come una buccia la butterei lontano -
e accetterei l'eternità all'istante.

Ma ora, incerta della dimensione
di questa che sta in mezzo,
la soffro come l'ape-spiritello
che non preannuncia quando pungerà.



Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegevano un liguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).



EMILY DICKINSON - Solitudine



Emily Dickinson

Solitudine





Ha una sua solitudine lo spazio,

solitudine il mare

e solitudine la morte - eppure

tutte queste son folla

in confronto a quel punto più profondo,

segretezza polare,

che è un’anima al cospetto di se stessa:

infinità finita.




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegevano un liguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).



EMILY DICKINSON - Uomo



Emily Dickinson

Uomo





Temo un uomo di poche parole
temo un uomo che tace
l'arringatore posso superarlo
il chiacchierone 
posso intrattenerlo 
ma colui che pondera
mentre gli altri spendono tutto ciò che hanno 
di quest'uomo diffido
temo ch'egli sia un grande.

Una sorella ho nella nostra casa

Una sorella ho nella nostra casa,
ed una siepe più in là.
Una sola è registrata,
ma entrambe mi appartengono.

Una venne per la via che feci io 
e portò la mia gonna smessa 
l'altra, come un uccello il nido,
costruì fra i nostri cuori.

Non cantava come noi 
era un motivo differente 
essa stessa a sé una musica
come un calabrone di giugno.

Oggi è lontano dall'infanzia 
ma su e giù per le colline
tenni la sua mano più stretta 
così abbreviando le miglia 

e ancora il suo canto
da un anno all'altro
inganna la farfalla;
ancora nel suo occhio
stanno le viole
appassite in tanti maggi.

Rovesciai la rugiada 
ma colsi la mattina 
scelsi quest'unica stella
fra le schiere della notte immensa 
Sue - per l'eternità!




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) poetessa statunitense è  considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.Nata da da una famiglia borghese di tradizioni puritane. Emily era conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College.Il linguaggio di Emily Dickinson è semplice e brillante.Il suo amore per la natura traspare da tutte le sue poesie. I suoi contemporanei  privilegevano un liguaggio maggiormente ricercato ecco perchè le sue opere hanno conosciuto il successo solo in epoca recente: nel 1955 Thomas H. Johnson cura la prima edizione critica in tre volumi di tutte le poesie di Emily Dickinson. Dal 1998 è disponibile una nuova edizione critica, a cura di Ralph W. Franklin, sempre in tre volumi, con una revisione della cronologia e una nuova numerazione delle poesie (1789 poesie più otto in appendice).