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domenica 26 giugno 2016

Lord Byron - passa radiosa come la notte tersa



Lord Byron

Passa radiosa, come la notte tersa






Passa radiosa, come la notte tersa
dai cieli stellati;
il meglio del buio e del fulgore
si incontra nei suoi occhi
addolciti a quella tenera luce
che il cielo nega allo sforzo del giorno.
Un’ombra in più, un raggio in meno, avrebbero
in parte guastato la grazia senza nome
che si posa sui capelli neri
o illumina il volto con dolcezza,
dove pensieri limpidi
svelano pura e preziosa dimora.
Su quella guancia, sopra quella fronte serena
sorrisi e colori parlano di pacifici giorni,
di un intelletto in armonia con tutto,
di un cuore che ama innocente.





George Gordon Noel Byron, VI barone di Byron, meglio noto come Lord Byron  (Londra, 22 gennaio 1788 – Missolungi, 19 aprile 1824) è considerato uno dei massimi poeti britannici. Uomo di spicco nella cultura del Regno Unito durante il secolo del Romanticismo creò una moda diffusasi rapidamente in tutta Europa che fu la quintessenza del romanticismo: una poesia che si proponeva di esprimere il "male del secolo", la malinconia e lo spirito di ribellione contro qualsiasi ordine precostituito. Nelle opere appartenenti alla seconda fase della sua attività letteraria appare un vena autoironica e satirica. 

La reincarnazione: Induismo e Buddismo (1)

***"Coloro che, in tempi di prosperità, fanno un'esperienza di dolore e di sofferenza, lo fanno per pagare le loro parole e i loro atti di una vita precedente, parole e atti per i quali - il Sommo Giusto - ora li punisce"...
Così parlò Zaratustra (So spricht Zarathoustra)
I Magi che visitarono Gesù Bambino erano sacerdoti zoroastriani (mazdei), religione che sussiste ancor oggi presso i Parsi in India.
Il culto di Mitra, che ebbe un entusiastico successo presso i Romani agli inizi della nostra era (in effetti sono stati ritrovati sparsi un pò dappertutto in Europa templi dedicati al culto di Mitra costruiti dai Romani, persino nel cuore di Londra!), derivava dalla religione zoroastriana. Essa sosteneva in modo assoluto la trasmigrazione delle anime e la su impronta sul mondo occidentale fu estremamente profonda.
E' chiaro il legame di questo culto con l'India, per quanto i "misteri di Mitra" fossero stati semplificati e adattati alla mentalità del mondo romano (Mitra è il nome zenda del sole).


Induismo e buddismo

La tradizione indiana che per lungo tempo è stata ignorata, o considerata inaccettabile da noi occidentali, merita ben altro che il dispregio che il razionalismo professa nei suoi confronti, ed essa non ha mai cessato di sostenere la realtà dell'incarnazione,.
Se i Veda, gli antichissimi testi sacri dell'India, non ne fanno che qualche raro accenno, tuttavia i loro commentari, Upanishad, ne parlano in vece profusamente.
Possiamo trovare gli sviluppi dettaglii su La via della Reincarnazione (o samsara), nel Mabarata fra cui la Bhagavad-Gita, e su le Leggi di Manu.
Le varie reincarnazioni, erano considerate come un'espiazione: ancor oggi la grande preoccupazione degli indiani pii è quella di cercare di evitare reincarnazioni dolorose e umilianti (in corpi umani miserevoli o in corpi animali oppure in forme vegetali), per giungere a quello stato di beatitudine in cui non c'è più la necessità di reincarnarsi.

L'esempio che viene proposta ai buddisti è la storia di Gautama Buddha di cui sono raccontate le 547 reincarnazioni ne il Libro degli Jatakas.

Occorre dunque tanto per giungere all'ìlluminiazione finale?

Ma anche di più, affermano i Buddisti!

E solo coloro che sono pervenuti ad un altissimo grado di saggezza possono contemplare con occhi sereni e a cuor tranquillo le loro incarnazioni precedenti.
L'oblio ci risparmia dei traumi...del resto questo è quanto credevano gli antichi greci: infatti per loro le ombre dei defunti dovevano, prima di reincarnarsi, bere le acque del fiume Lete (l'oblio).

I Buddisti vanno oltre e prevedono e organizzano le loro esistenze successive, innanzitutto con un programma di vita (non nuocere agli altri, non ammazzare, non mentire, non rubare, non sparlare, rimanere puri di pensiero e di parole, non godere troppo dei piaceri).
In tal modo si evitano le passioni violente che conducono a incarnazioni di regresso.
E questo è il fine ultimo della vita monastica in India e nel Tibet in cui si ritiene che lo sviluppo delle facoltà più alte dell'anima permetta all'uomo di scegliere in anticipo le sue future incarnazioni.
Tale scelta, se è necessario incarnarsi ancora una volta, viene fatta per mezzo di un preciso rituale e di cerimonie prima e dopo la morte (i parenti del moribondo gli leggono preghiere e consigli che lo aiuteranno a dirigersi).

Il "Bardo" è il corrispettivo dell'Amenti degli Egizi, degli Inferi e dell'Ade del mondo greco-romano. Per un lama (monaco) è cosa normale che di rinasca entro un corpo umano finchè non si sarà raggiunta l'illuminazione, e se durante l'esistenza attuale subisce avvenimenti dolorosi, egli ne gioisce perchè può, in tal modo, liquidare il karma negativo.
Egli sa che alla sua morte, arrivato al Bardo dovrà orientarsi senza lasciarsi spaventare dalla proiezione delle sue forme-pensiero, che assumono un andamento dei color e dei suoni terrificanti.
Se è vissuto come un santo e perciò è riuscito ad acquisire un distacco sufficiente, egli sarà in grado d chiudere la porta delle matrici da cui ci si incarna.
Ma se non ne è stato capace, è costretto a reincarnarsi e scegliersi con cura la sua nuova famiglia.
E per questo momento cruciale, il Libro dà le istruzioni: riguardo i continenti (della terra), scegli quello in cui prevale la religione e li entra. Se la nascita deve farsi, una sensazione piacevole di profumo ti attirerà verso quelle masse impure e così otterrai la nascita. Sforzati di non provare nè attrazione nè repulsione, in tal modo tu potrai ottenere un buon germe"
Per facilitare una buona rinascita, l'anima del morto deve recitare il mantra sacro Om mani Pasme Aum e concentrarsi sulle preghiere e pensieri che gli sono indicati.***

[continua]

[Dorothèe Koechlin De Bizemont]













mercoledì 22 giugno 2016

Infanzia Violata - Infanzia Negata a Radio l'Isola Che Non C'è!


Sempre attento alle problematiche dei bimbi, questa sera Emanuel Scida su Radio l'Isola che Non c'è condurrà, con la bravura e simpatia di sempre, la puntata speciale dedicata ai  BIMBI VIOLATI ai quali è stata NEGATA L'INFANZIA.



Partendo dal caso della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di Caivano uccisa 2 anni or sono dal presunto pedofilo che abita nello stesso palazzo della piccola gettata dal balcone perchè non voleva sottostare al gioco perverso che gli veniva imposto, si parlerà anche di tutti gli altri casi in cui violare i bimbi sembra essere diventa la...prassi!


Emanuel Scida con Aurelia Passasseo, presidente del CIATDM, tratteranno questo orribile argomento ed avranno in diretta telefonica il Generale LUCIANO GAROFANO, ex comandante dei Ris di Parma ed il Giornalista del Mattino di Napoli, che si è occupato del caso della piccola Fortuna Loffredo, MARCO DI CATERINO.

Dobbiamo tenere alta la guardia per non dimenticare e non far dimenticare questa strage di innocenti ai quali è stata negata l'infanzia!

Alle ore 22:00 di mercoledì 22 giugno 2016

su RADIO L'ISOLA CHE NON C'E'

un appuntamento da non perdere!








lunedì 13 giugno 2016

Charles Bukowski - Una sfida alle tenebre



Charles Bukowski

Una sfida alle tenebre




colpito in un occhio
colpito nel cervello
colpito nel culo
colpito come un fiore nella danza

meravigliandomi per come la morte vinca senza fatica
meravigliandomi per come si presti fede a stupide forme di vita
meravigliandomi per come il riso venga soffocato
meravigliandomi per come il vizio sia così una costante

presto dovrò dichiarare la mia guerra alla loro guerra
devo aggrapparmi al mio ultimo pezzo di terra
devo proteggere il piccolo spazio che ho creato e che mi ha
permesso di vivere

la mia vita non la loro morte
la mia morte non la loro morte

questo posto, questo tempo, adesso
faccio voto al sole
che ancora una volta riderò di cuore
nel luogo a me perfetto
per sempre.

la loro morte non la mia vita.





Nato in Germania nel 1920,  si trasferisce a Los Angeles all'età di 2 anni. La vita in questo nuovo paese non è semplice, la situazione familiare non è delle più felici, racconterà queste vicende nel suo romanzo "Panino al prosciutto". Negli anni successivi fa molti lavori spendendo tutto quello che ha per bere. Cambia continuamente città e dopo varie esperienze, sia lavorative che sentimentali,scrive Factotum e Post Office.
Successivamente scrive Donne, e Storie di Ordinaria follia. Vivrà in serenità con la moglie Linda e tanti gatti nella sua casa di San Pedro. Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere e pubblicare libri , Hollywood e Pulp, fino alla fine dei suoi giorni. Muore nel 1994 stroncato dalla leucemia.

giovedì 2 giugno 2016

Nascita della Repubblica Italiana

Nel lontano 2 e 3 giugno del 1946 gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere, con referendum istituzionale, quale forma di Stato dare al paese:


monarchia o repubblica!


Finita la seconda guerra mondiale e con la caduta del fascismo, il regime dittatoriale che fu sostenuto dalla monarchia per lunghi 20 anni, fu indetto il REFERENDUM.

Dopo ben 85 anni di regno, con circa 12 mila voti contro i circa 10 mila, gli italiani decretarono l'Italia una Repubblica e i monarchi di casa Savoia vennero esiliati.

Il referendum istituzionale fu la prima votazione a suffragio universale - comprese le donne che votavano per la prima volta in una consultazione politica nazionale - indetto in Italia ed il risultato della consultazione popolare venne ratificato ufficialmente il

18 giugno 1946

quando la Corte di Cassazione dichiarò la nascita della Repubblica Italiana.

[il 10 giugno 1946, viene data lettura dei risultati del referendum ma senza proclamare ufficialmente la repubblica, il tutto viene rinviato al 18 giugno 1946 perchè fu necessario attendere il giudizio della corte di cassazione sulle contestazioni inoltrate per il sospetto di brogli]


Il 28 giugno 1946, l'Assemblea Costituente elesse a Capo Provvisorio dello Stato ENRICO DE NICOLA (396 voti su 501 al primo scrutinio)

Il 1 gennaio del 1948, con l'entrata in vigore della nuova COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, De Nicola assume per primo le funzioni di Presidente della Repubblica!

Il passaggio è di grandissima importanza per la storia dell'Italia dopo il ventennio fascista e del suo coinvolgimento nella seconda guerra mondiale.


Nel maggio del 1848 fu eletto Capo dello Stato LUIGI EINAUDI, primo Presidente a completare il costituzionale settennato. A lui succedette nel 1955 Giovanni Gronchi.

La prima celebrazione della Festa della Repubblica Italiana  è del 2 giugno 1948 in via dei Fori Imperiali a Roma: il cerimoniale comprendeva la passata in rassegna delle forze armate in onore della Repubblica in presenza del Presidente della Repubblica. La manifestazione avvenne in piazza 

Venezia presso l'Altare della Patria dove venne deposta la corona d'alloro al Milite Ignoto da parte del Presidente della Repubblica (allora Luigi Einaudi). Gli stendardi delle forze armate lasciarono la formazione e dopo aver percorso la scalinata dell'Altare della Patria resero omaggio al Capo dello Stato con un inchino.



Oggi il cerimoniale ufficiale prevede l'alzabandiera solenne all'Altare della Patria e l'omaggio al Milite Ignoto con la deposizione della corona d'alloro da parte del Presidente della Repubblica alla presenza delle massime cariche dello Stato. 


Dopo l'esecuzione dell'Inno di Mameli le frecce Tricolori attraversano i cieli di Roma.

Successivamente il Presidente della Repubblica si reca in via San Gregorio scortato da una pattuglia di Corazzieri in motocicletta dove, insieme al Comandante militare della Capitale, passa in rassegna ai reparti schierati.

Quindi, il Capo dello Stato si trasferisce nella tribuna presidenziale che si trova in via dei Fori Imperiali dove assiste alla sfilata militare insieme alle più alte cariche dello stato.

Nel 1950 fu inserita, per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali, la parata militare alla quale prendono parte tutte le forze armate italiane,  tutte le forze di polizia della Repubblica, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana.




BUON COMPLEANNO ITALIA!